Ciao Amici,
rieccomi all’appuntamento mensile. . . sono seduto alla scrivania e mi sono ritagliato alcuni minuti per parlavi di . . . cibo!
Nooooo . . . è uno scherzo!
Ve lo avevo promesso che avrei cambiato argomento.
Oggi vi voglio trasportare con la mente in giro per la Romagna, alla scoperta di antichi tesori e lungo itinerari dal sapore di autenticità.
Igea Marina non è infatti solo mare, ma punto di partenza strategico per emozionanti visite all’entroterra.
Sedetevi comodi e preparatevi a viaggiare con l’immaginazione, vi porterò con me in un tour tra borghi sospesi nel tempo, esseri strani, leggende e storia.
Pronti?
…Si parte!
Siete mai stati a San Marino?
Il piccolo stato incastonato nel cuore della Romagna è una terra che incanta sia grandi che bambini.
A San Marino i distretti equivalenti alle province italiane si chiamano Castelli e quello più affascinante è senza dubbio San Marino Città, capitale della piccola repubblica.
Il suo borgo, arroccato in cima al Monte Titano, offre magnifici scorci cittadini e punti panoramici da cartolina. Nelle giornate di ciel sereno la vista spazia fino al mare!
Ma una visita a San Marino non è tale se non percorri il sentiero delle Tre Torri.
Qui è racchiuso tutto il fascino del mistero: panorami mozzafiato, strapiombi vertiginosi, pietra lavorata dall’uomo e rocce indissolubilmente unite assieme.
Io consiglio di percorrerlo tutto, ma almeno è d’obbligo arrivare fino al Passo delle Streghe, un ponte di pietra merlato sospeso sul vuoto.
Che sia la suggestione che lo stesso nome evoca, qui si dice accadano fenomeni paranormali… Chissà!
Di sicuro il luogo è veramente antico e sia di giorno che di notte si gode di una vista impagabile!
Da San Marino ci spostiamo a Santarcangelo.
Come non amare Santarcangelo? Impossibile, è sempre un colpo di fulmine.
Sarà per la sua anima così profondamente romagnola? O per quell’ottimista innato di Tonino Guerra?
Insomma, avrai capito che è obbligatoria una tappa.
Se vi piace la storia intrisa di leggenda, qui siete nel posto giusto: da non perdere infatti le famose grotte, una vera e propria città sotterranea. Misteriosi racconti ne avvolgono la storia…Le ipotesi sono numerose. Depositi, cantine, o luoghi di culto? Tombe etrusche, grotte paleocristiane, sacelli per il culto orientale del Dio Mitra…
Tuttora è un vero enigma!
Ma Santarcangelo è un must anche per gli amanti del mangiare e bere bene. Vi consiglio di includere in questa tappa la sosta per il pranzo o per la cena. Con le osterie e locande che incontrerai sulla via andrai sempre sul sicuro! A proposito sapete dove si dice sia nato il Sangiovese? Ma a Santarcangelo naturalmente!
La leggenda narra che i frati francescani della città fossero grandi produttori di vino rosso.
Un giorno, all’interno del convento, organizzarono un banchetto per il Papa venuto in visita in quelle terre. Per fare bella figura gli offrirono un calice del miglior vino. Piacque così tanto che il Papa volle conoscerne subito il nome, ma i frati non avevano mai neanche immaginato di poterlo etichettare… Prontamente uno di loro interruppe l’imbarazzante silenzio ed esclamò: “Sanguis Jovis” (Sangue di Giove), pensando al colore rosso intenso del vino e al Colle Giove dove veniva prodotto.
Da quel giorno il Sangiovese divenne famoso in tutto il mondo.
Pensereste mai di trovarvi all’interno di un quadro?
Sentitevi orgogliosi, in questo momento siete proprio nel paesaggio dipinto da Piero della Francesca! Riportate alla mente le sue più famose opere e concentratevi per un attimo sugli sfondi.
Fino a poco tempo fa si credeva fossero frutto dell’immaginazione del pittore, ma grazie all’impegno di due “Cacciatrici di paesaggi” la verità è finalmente emersa. La Val Marecchia custodisce i Balconi Rinascimentali, dove potrai ammirare il paesaggio immortalato dal pennello del grande maestro.
Se vi piace Piero della Francesca, saprete che a Forlì, fino al 26 giugno, gli è dedicata una mostra. O meglio, l’esposizione si prefigge uno scopo ben più interessante: tracciare l’influenza della sua arte nel tempo.