Ciao Amici,
anche adesso che la stagione estiva è finita, vi voglio portare in giro per la riviera di Rimini. La passeggiata che faremo oggi è attraverso le tradizioni romagnole. Ed è legata al cibo. Precisamente alla piadina, quel pane soffice e sottile che la Mirella vi ha insegnato a preparare un po’ di tempo fa.
Vi ricordate?
Sapete qual è uno dei segreti della piadina?
E’ la cottura. La piadina va cotta, non su una normale teglia, ma sul testo.
A Montetiffi – che era il principale centro di produzione di teglie fino agli inizi del Novecento – vive Maurizio, l’ultimo mastrotegliaio, assieme a sua moglie Rossella.
Maurizio produce le sue teglie di terracotta secondo la tradizione tramandata dai suoi zii. Raccoglie a mano l’argilla, la frantuma e poi la mette in ammollo in mastelli. Per plasmarla, Maurizio mette l’argilla su un piano di marmo e comincia a dargli una forma facendo girare il tornio.
Penserete che la teglia è pronta!?!?!
E invece no. Adesso viene il lavoro duro. 🙂
Messa a seccare, rimane in essiccatoio per due mesi e ogni giorno viene girata a mano dai coniugi Camilletti/Reali.
Allo scadere dei due mesi, viene cotta alla temperatura di 800° per un massimo di 9 ore in un forno speciale.
. . . ma vi facciamo vedere Rossella all’opera – in questo breve video – per capire al meglio il lavoro che è dietro alla nascita di una teglia.
Curiosi di scoprire nuovi territori da esplorare o storie sulla nostra tradizione?
Continuate a seguire i miei racconti sul blog.
Un abbraccio di sole,
Stefano